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Le differenze tra realtà virtuale e realtà aumentata nell’industria dell’iGaming

Negli ultimi anni si è parlato spesso, in relazione ai giochi che necessitano di tecnologie all’avanguardia, della realtà virtuale e di quella aumentata. In questo articolo spiegheremo le differenze che si sono tra questi due sistemi tecnologici il cui utilizzo principale è rivolto agli appassionati di gaming. La realtà virtuale, spesso nota con l’acronimo di VR, indica una realtà simulata, dove utilizzando un apposito visore, guanti e cuffie specifiche l’utente riesce a interagire con il gioco in modo diretto e quindi interattivo. Il tentativo di coinvolgere direttamente tutti i sensi, era stato già adottato con il cinema, volendo immergere lo spettatore coinvolgendolo direttamente nella pellicola in questione.

Le tracce del primo ipermedia, risale alla fine degli anni sessanta, con la creazione di un visore e di stanze in wireframe e fu sperimentato da Ivan Sutherland, che propose un prototipo di gioco dal titolo La spada di Damocle. Successivamente grazie all’interessamento del MIT, che realizza il primo software di realtà virtuale, vero e proprio. Con gli anni ottanta il concetto di realtà virtuale diventa sempre più fattibile e viene irrobustito anche a livello concettuale grazie ad autori come William Gibson e Bruce Sterling, che elaborano il concetto di cyberspazio.

Con le tecnologie attuali viene aggiornato e reso fattibile quello che era stato ipotizzato tra gli anni ottanta e novanta, dove possiamo avere una percezione di mondo virtuale a 360 gradi, che va ad arricchire il comparto della videoludica e del gaming. Con la tecnologia 3D oggi l’esperienza di realtà virtuale diventa sempre più elaborata, precisa e capace di dare simulazioni maggiormente credibili e godibili per chi decide di provarle. Visori, guanti, cuffie e ogni altro dispositivo rendono il campo della realtà virtuale sempre più prossimo verso un successo di caratura planetaria, grazie anche al suo utilizzo recente nel campo del gambling. Sono infatti già disponibili le slot di realtà virtuale e casinò VR che offrono un’esperienza di gioco del tutto nuova e differente e che rappresentano il futuro per l’industria del gioco interattiva.

Come potete facilmente intuire la realtà aumentata si basa invece su concetti differenti, visto che qui, nonostante una radice comune, la storia è molto più recente, e attraversa rapidamente i primi anni 2000 per arrivare all’attualità. Mentre per la realtà virtuale è necessario un totale isolamento dell’ambiente tramite visori, guanti e cuffie, con la realtà aumentata abbia una concezione differente, basata perlopiù sul contatto visivo con la realtà, il quale viene ibridato con inserti reali mentre il visore si occupa di sovrapporre le informazioni utili e necessarie per entrare in contatto con questo tipo di tecnologia videoludica.

Il successo su scala mondiale del gioco Pokemon Go, durante le passate stagioni ha reso attuale e di dominio pubblico il tema della realtà aumentata, che precedentemente non aveva riscosso particolari apprezzamenti fuori dagli ambienti geek e nerd. Tuttavia oggi dopo aver affrontato le questione tecniche e il dibattito filosofico, circa la possibilità di disporre della realtà aumentata non solo a scopo videoludico, ma anche didattico, scientifico e via dicendo, la tecnologia è finalmente pronta per offrire una nuova visione della videoludica per tutti. Sembra che il successo e l’appeal della realtà aumentata possa superare gli sforzi tecnologici che il campo della realtà virtuale ha ottenuto negli ultimi 15 anni. Fondamentalmente si tratta di due campi affini, ma che sfruttano una differente tecnologia e una visione della videoludica differente.

Probabilmente le cose potranno cambiare nuovamente, ma al momento il successo ottenuto dalla realtà aumentata in diversi ambiti, tra cui quello editoriale fanno supporre che il prossimo decennio sarà maggiormente influenzato dalla realtà aumentata piuttosto che dalla tecnologia VR.