Universita’ e-Campus serata su caso Girolimoni

Si terra’ oggi pomeriggio, a partire dalle ore 18.30 presso la sede romana dell’Universita’ eCampus in Via del Tritone 169, una serata speciale dedicata alla criminologia e, in particolare, alla vicenda di Gino Girolimoni, un caso emblematico che fece epoca, che terrorizzo’ e scandalizzo’ la Roma degli Anni ’20, ancora fortemente impregnata di echi lombrosiani e fumose caccie all’uomo. Inizio’ tutto novant’anni fa, in un tranquillo pomeriggio di fine marzo del 1924. Sette stupri, sette aggressioni, quattro delle quali mortali, perpetrate nell’arco di quattro anni ai danni di altrettante bambine in tenera eta’ per mano di un pedofilo rimasto ad oggi sconosciuto. Dei delitti venne accusato, appunto, il mediatore Gino Girolimoni, vittima sacrificale immolata sull’altare del pubblico ludibrio in una Roma fascista che non tollerava errori e certo preferiva vedere un innocente in galera piuttosto che un colpevole a piede libero. Erano tempi difficili quelli dell’apoteosi mussoliniana, in cui il Regime mirava a consolidare la propria immagine di forza e fierezza anche e soprattutto mediante notizie edulcorate e mostri sbattuti in prima pagina. Consequenziale fu il plauso alle forze dell’ordine che, tuttavia, cosi’ impeccabili non furono. Contro Girolimoni, arrestato il 2 maggio 1927 a causa di un equivoco e tenuto in carcere per ben 11 mesi, pesava il macigno insostenibile di diciassette prove, molte delle quali stiracchiate o addirittura fabbricate ad arte. Quando si aprirono per lui le porte del carcere, le timide righe di un paio di trafiletti in cronaca restituirono al mondo l’ombra di un uomo finito, schiacciato dal fardello del suo stesso nome, divenuto ormai e per sempre sinonimo d’ignominia. Del resto Giuseppe Dosi, il poliziotto che oso’ proporre una pista alternativa invisa ai suoi superiori, fini’ internato in manicomio e fu reintegrato soltanto nel dopoguerra. La storia del ”mostro di Roma” e dei suoi tanti colpevoli sara’ ripercorsa, mediante l’ausilio di immagini, dal giornalista investigativo Fabio Sanvitale e dal criminalista Armando Palmegiani, autori del volume ”Un mostro chiamato Girolimoni. Una storia di serial killer di bambine e innocenti” (Edizioni Sovera). Con loro, dialoghera’ il giornalista Fiore De Rienzo, gia’ autore della popolare trasmissione televisiva ”Chi l’ha visto?”. Col/dal

Questo post è stato pubblicato il 16 Aprile 2014

Redazione

Articoli scritti dalla Redazione.

Messaggi recenti

Perché un Master in Product Design può trasformare la carriera di un designer

Negli ultimi anni, la professione del designer ha subito un’evoluzione radicale. Oggi non basta più…

30 Ottobre 2025

Le soft skills del robotico: perché non basta saper programmare

Nel mondo in continua evoluzione della robotica, spesso si tende a pensare che le competenze…

28 Ottobre 2025

Come creare una presentazione per la tesi di laurea con l’intelligenza artificiale

Negli ultimi anni l’intelligenza artificiale ha rivoluzionato numerosi ambiti, tra cui anche il modo in…

23 Ottobre 2025

Rischi di inquilini: come proteggere la tua casa da eventuali danni causati da studenti

Affittare una casa a studenti può essere una soluzione interessante per i proprietari, soprattutto nelle…

8 Ottobre 2025

Stage e tirocini in ambito Data Science: come trovarli e prepararsi

La Data Science è uno dei settori più dinamici e richiesti del mercato del lavoro…

6 Ottobre 2025

Hai 10 secondi per stupire gli utenti con il tuo video TikTok. Come usarli saggiamente?

TikTok è un social molto amato, soprattutto dalle nuove generazioni. I creator che cercano di…

30 Settembre 2025