La prestigiosa rivista americana “Scientific American” ha citato nei giorni scorsi uno studio del Gruppo di ricerca del prof. Francesco Nonnis Marzano, docente del Dipartimento di Bioscienze dell’Università di Parma.
Lo studio, pubblicato nel 2015 nella rivista “Journal of Biosciences”, riguarda geni in grado di influenzare prestazioni sportive in atleti olimpici. “Scientific American” gli ha infatti dato risalto durante il periodo delle Olimpiadi di Rio: “Olympic Gold May Depend on the Brain’s Reward Chemical” il titolo dell’articolo, uscito lo scorso 5 agosto.
Ma al di là del collegamento con i Giochi olimpici, la ricerca del gruppo dell’Università di Parma ha stimolato l’interesse di “Scientific American” perché per la prima volta mette in evidenza caratteristiche genetiche degli atleti associate più ad aspetti comportamentali che ad aspetti di sviluppo fisico. L’associazione tra una variante genica del trasportatore della dopamina (un importante neurotrasmettitore) e prestazioni sportive di élite apre infatti prospettive interessanti nella pratica sportiva, orientata anche alla gestione di aspetti biochimico-comportamentali e non solo allo sviluppo di metodologie di allenamento tecnico-atletico.
Questo post è stato pubblicato il 1 Settembre 2016
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