Al centro dello studio c’è un tumore, il mesotelioma pleurico che può colpire i polmoni, e le molecole che possono rallentarne la crescita esponenziale. Questa è la scoperta della professoressa Riccarda Granata della Divisione di Endocrinologia e Metabolismo (Dipartimento di Scienze Mediche dell’Università di Torino).
Come si evince dalla ricerca, pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas), la prof Granata ha dimostrato che delle piccole molecole siano in grado di contrastare la crescita del tumore, il quale ha come principali sintomi la tosse, del dolore al torace o alla schiena, la febbre o anche la dispnea, non permettendo la corretta respirazione. In particolare, le molecole MIA-602 e MIA-690 hanno una notevole capacità di rallentare la diffusione di diversi tipi di cellule di mesotelioma e di bloccare i meccanismi responsabili della progressione del tumore.
Si conoscevano già gli effetti antitumorali delle molecole su tumori alla prostata e ai polmoni: la novità che ha portato la prof Granata, come “ambasciatrice” della ricerca dell’Ateneo torinese, è l’applicazione ad un tumore maligno come il mesotelioma pleurico. Inoltre, sempre le due molecole, nonché principali antagonisti dell’ormone “growth hormone-releasing hormone” (GHRH), sono capaci di potenziare l’azione antitumorale del pemetrexed, il farmaco impiegato nel processo di chemioterapia.
Questo post è stato pubblicato il 24 Gennaio 2019
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