
Come sia potuta accadere una cosa simile è quello che tutti si stanno ormai chiedendo in queste ore. Lo scorso weekend, infatti, la sede dell’Università Sapienza a Roma sarebbe stata trasformata in una vera e propria discoteca a cielo aperto. A riportarlo è “Il Messaggero”, che con un’accurata inchiesta riporta i dettagli sul rave party che sarebbe avvenuto abusivamente nei locali dell’Università.
Secondo le prime ricostruzioni, gli organizzatori dell’assurda serata sarebbero i collettivi che gravitano intorno all’Università Sapienza. A farne parte anche non studenti. I collettivi, come si legge nell’inchiesta del quotidiano, avrebbero avuto in mente l’evento da mesi, pubblicizzato sui social in barba alle ordinanze comunali. Ignorate l’ordinanza anti-alcol del Comune di Roma e anche le norme sulla sicurezza e sugli spettacoli pubblici.
La ricostruzione dei fatti
Il mega festino arriva a conclusione di due giorni di eventi abusivi, tra cui una proiezione cinematografica non autorizzata. Già a partire dalle 23.00 l’area si sarebbe affolla ta di migliaia di persone, non solo studenti, che avrebbero formato lunghissime code.
L’Università Sapienza diventa discoteca, location improbabile per una notte di sballi e illegalità. L’ingresso a soli 3 euro e la possibilità di bere a poco attirano anche minorenni e non studenti, attratti anche dalla possibilità di acquistare droghe facilmente.
Intorno alla mezzanotte la fila sarebbe aumentata esponenzialmente, al punto da costringere gli organizzatori ad aprire altre due entrate. Segno che quest’ultimi erano in possesso delle chiavi. Birre e superalcolici venduti a tutti, ma con un occhio all’ecologismo: chi restituisce il bicchiere, infatti, usufruisce di uno sconto di 0,50 centesimi. Presenti anche i cornetti, al costo di 1.50 euro. I balli sarebbero andati avanti per tutta la notte.
L’Ateneo si dissocia
In tutto ciò l’Università Sapienza chiaramente si dissocia e fa sapere di voler andare a fondo nella faccenda. L’iniziativa non organizzata dall’Ateneo è stata denunciata in Procura, bisognerà capire come mai gli organizzatori fossero in possesso delle chiavi. La Polizia è già in azione e gli organizzatori dovranno pagare delle sanzioni salatissime per l’accaduto. Tra le accuse la somministrazione abusiva di alcolici e l’assenza di licenza per il pubblico spettacolo.
Questo post è stato pubblicato il 13 Maggio 2019
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