Categorie: Università

“Paese che studia poco”: I’University Report inchioda l’Italia

L’University Report è lo studio di carattere divulgativo sul “valore” dell’istruzione nel mercato del lavoro italiano, con attenzione particolare alla formazione universitaria.

L’indagine – sviluppata da Spring Professional con il supporto delle informazioni fornite dall’Osservatorio JobPricing – si propone di rispondere ad alcuni dubbi di chi magari vorrebbe intraprendere il percorso universitario o di chi lo ha già intrapreso. L’University Report studia l’Italia, in relazione ai paesi dell’OECD (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico).

Un Paese che studia poco: Italia in fondo alla classifica OECD

Il Quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell’istruzione e della formazione ET 2020, varato dal Consiglio Europeo nel 2009, si propone di sviluppare, mediante lo scambio fra i paesi membri, i sistemi di istruzione e formazione della UE, al fine di garantire a tutti i cittadini europei una prospettiva di apprendimento permanente, che sia funzionale alla crescita economica e all’occupabilità“, si legge nel rapporto.

Su queste basi, sono stati definiti una serie di obbiettivi da raggiungere a livello europeo entro il 2020 in termini di accessibilità all’istruzione ed alla formazione, di durata degli studi, di tasso di abbandono e di livelli occupazionali per livello di istruzione“.

Ma per l’Italia, la realtà è ben diversa. Non a caso, dai dati forniti da OECD e dalla stessa Unione Europea, emergono ritardi significativi rispetto agli altri paesi. Prima di tutto perché l’Italia spende meno degli altri paesi per l’istruzione: “La spesa complessiva (dalla scuola primaria all’università) è pari al 3,6% del PIL, quota inferiore alla media OECD del 5%. per i titoli di studio terziari l’Italia investe il 25% in meno della media dei paesi OECD“.

Inoltre, in Italia il tasso di abbandono prematuro di istruzione e formazione è pari al 14,5% e in crescita (dato ben superiore al 10,6% medio europeo, che risulta in calo). Infine, il nostro Paese continua ad avere la maglia nera per numero di Neet, i giovani tra 20 e 34 anni che non studiano e non lavorano: nel 2018 erano il 28,9%, a fronte di una media europea del 16,5%.

La situazione dei laureati

Soffermandosi sui laureati – si legge ancora nell’University Report –, con un tasso di appena il 19,3% sul totale della popolazione contro un 36,9% medio, l’Italia si colloca al fondo della classifica OECD e solo il Messico fa peggio. Dato ancora più sconfortante in prospettiva, poiché la situazione, come si può vedere nel grafico sottostante, non migliora se si considerano solo i giovani fra i 25 e 34 anni”.

Fonte: University Report – Classifica OECD

Questo post è stato pubblicato il 15 Maggio 2020

Edward Agrippino Margarone

Edward Agrippino Margarone nasce nell'estate di Italia '90. Cresce a Mineo dove due grandi passioni cominciano a stregarlo: la Musica e lo Sport (in particolare il calcio). In pianta stabile a Catania, il suo nome è sinonimo di concerto: se andate a un live, con ogni probabilità, lo trovate lì da qualche parte. Giornalista e laureato in Ingegneria delle Telecomunicazioni, coordina la redazione di LiveUnict.

Messaggi recenti

Perché un Master in Product Design può trasformare la carriera di un designer

Negli ultimi anni, la professione del designer ha subito un’evoluzione radicale. Oggi non basta più…

30 Ottobre 2025

Le soft skills del robotico: perché non basta saper programmare

Nel mondo in continua evoluzione della robotica, spesso si tende a pensare che le competenze…

28 Ottobre 2025

Come creare una presentazione per la tesi di laurea con l’intelligenza artificiale

Negli ultimi anni l’intelligenza artificiale ha rivoluzionato numerosi ambiti, tra cui anche il modo in…

23 Ottobre 2025

Rischi di inquilini: come proteggere la tua casa da eventuali danni causati da studenti

Affittare una casa a studenti può essere una soluzione interessante per i proprietari, soprattutto nelle…

8 Ottobre 2025

Stage e tirocini in ambito Data Science: come trovarli e prepararsi

La Data Science è uno dei settori più dinamici e richiesti del mercato del lavoro…

6 Ottobre 2025

Hai 10 secondi per stupire gli utenti con il tuo video TikTok. Come usarli saggiamente?

TikTok è un social molto amato, soprattutto dalle nuove generazioni. I creator che cercano di…

30 Settembre 2025