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Negli ultimi mesi, si sta discutendo un possibile compromesso sui nuovi requisiti che riguarderanno le università telematiche, modifiche che potrebbero impattare in modo significativo sull’erogazione della didattica e sulle modalità di accreditamento dei corsi. Durante il tavolo tecnico voluto dalla ministra dell’Università Anna Maria Bernini, sono state illustrate in via informale le prime ipotesi di cambiamento, anche se la versione definitiva sarà messa nero su bianco solo nelle prossime settimane.
Uno dei principali punti di discussione riguarda il rapporto tra docenti e studenti. La versione originaria del Decreto Ministeriale 1154/2021, messo a punto sotto il governo Draghi, prevedeva un rapporto di uno a uno, ovvero un docente strutturato per ciascuno studente iscritto, rispetto al precedente rapporto di uno a tre. Questa modifica, che avrebbe dovuto entrare in vigore già per l’anno accademico 2024/25, ha scatenato la reazione delle università telematiche, la cui crescita è stata notevole negli ultimi anni, passando da 45mila studenti iscritti nel 2012/13 a 251mila nel 2022/23, e aumentando il numero di laureati da 5.900 a 50mila nello stesso arco di tempo.
Questo post è stato pubblicato il 22 Settembre 2024
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