Iniziare a investire durante gli anni universitari può sembrare prematuro, ma in realtà il tempo è l’alleato più potente dell’investitore. Anche piccole somme, investite con costanza, possono crescere in modo significativo grazie all’interesse composto. In più, investire da giovani permette di commettere errori (inevitabili) quando le somme in gioco sono ancora contenute.
Prima di aprire un conto titoli o comprare criptovalute, è fondamentale imparare a gestire le proprie finanze personali.
Costruire un fondo di emergenza
Tenere da parte l’equivalente di 3–6 mesi di spese essenziali su un conto sicuro e facilmente accessibile.
Tenere un budget
Usare app gratuite (come YNAB, Mint, o anche un semplice foglio Excel) per monitorare entrate e uscite.
Evitare debiti ad alto interesse
Carte di credito e prestiti personali possono annullare i guadagni degli investimenti.
Per uno studente che non ha ancora grandi capitali né molto tempo per analizzare aziende, la strategia più logica è quella passiva e diversificata.
ETF (Exchange Traded Funds) a basso costo, come quelli che replicano l’indice MSCI World o l’S&P 500.
Piani di accumulo capitale (PAC): investire una piccola cifra ogni mese (es. 50–100 €), riducendo l’impatto della volatilità.
Aprire un conto titoli o una piattaforma di brokeraggio online affidabile (Degiro, eToro, Fineco, Scalable Capital, ecc.).
Scegliere 1–2 ETF globali e iniziare a comprare ogni mese la stessa cifra.
Evitare di fare market timing (tentare di prevedere i rialzi e ribassi): concentrarsi sulla costanza.
Le criptovalute sono molto più volatili rispetto alla borsa e possono subire forti cali in pochi giorni. Per questo, per uno studente, dovrebbero rappresentare solo una piccola parte del portafoglio (es. 5–10%).
Puntare su criptovalute consolidate come Bitcoin ed Ethereum invece di token sconosciuti.
Usare piattaforme sicure (Coinbase, Binance, Kraken).
Custodire le crypto in un wallet hardware se l’investimento è consistente.
Evitare di fare trading giornaliero se non si ha esperienza: meglio l’accumulo graduale (DCA — Dollar Cost Averaging).
Anche con un budget universitario ridotto, si può investire se si adottano alcune accortezze:
Lavori part-time o freelance
Ripetizioni, babysitting, lavoretti online (copywriting, grafica, social media management).
Risparmio intelligente
Ridurre spese non necessarie e cercare sconti o offerte.
Reinvestire ogni extra
Borse di studio, regali in denaro o lavori estivi: metà può essere investita, metà spesa o risparmiata.
Investire tutto in un solo titolo o criptovaluta.
Farsi guidare dall’emotività (comprare in euforia, vendere nel panico).
Seguire ciecamente “consigli” sui social senza verificarli.
Usare soldi destinati a spese essenziali per speculare.
Supponiamo che uno studente investa 100 € al mese in un ETF globale con un rendimento medio del 7% annuo.
Dopo:
5 anni: circa 7.000 €
10 anni: circa 17.000 €
20 anni: circa 52.000 €
Tutto questo partendo da una cifra mensile modesta, grazie all’interesse composto.
Questo post è stato pubblicato il 14 Agosto 2025
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