Chi cerca il primo tirocinio o un lavoro junior ha un’esigenza chiara, preparare un curriculum semplice da leggere, coerente con l’obiettivo e compatibile con i sistemi di selezione. In questa guida trovi come scegliere i modelli giusti, quali sezioni inserire e quali errori evitare per farti notare anche con poca esperienza.
Se vuoi partire veloce, puoi scegliere tra diversi modelli CV online e poi personalizzarli con le indicazioni pratiche che trovi qui sotto. L’obiettivo è costruire un documento ordinato, essenziale, con risultati misurabili e parole chiave del ruolo.
Un buon template ti aiuta a mantenere un layout pulito, allineare spaziature, gerarchie tipografiche e intestazioni. Riduci il rischio di dimenticare sezioni importanti, eviti formattazioni incoerenti e puoi concentrarti sul contenuto. Ricorda solo che il modello è un punto di partenza, va adattato a ruolo, settore e paese in cui ti candidi.
Molte aziende usano gli Applicant Tracking System per filtrare i CV. Per essere leggibile dalle macchine, usa caratteri standard, niente grafica invadente, titoli di sezione chiari e parole chiave del job posting. Evita tabelle complesse, immagini al posto del testo e file in formati insoliti. PDF e DOCX sono generalmente le scelte più sicure.
Anche con poca esperienza puoi costruire un CV efficace valorizzando formazione, progetti e competenze trasferibili. Ecco le sezioni consigliate, con ordine flessibile in base al tuo profilo.
Nome e cognome, città, telefono, email professionale. Aggiungi il link a LinkedIn e, se rilevante, portfolio o GitHub. Evita indirizzi poco seri, usa un’email con nome.cognome.
Due o tre frasi iniziali che spiegano chi sei, cosa sai fare e cosa cerchi. Specifica il ruolo target e inserisci due competenze chiave. Esempio, “Laureando in Economia con interesse per analisi dati, ottime basi Excel e SQL, cerco stage in controllo di gestione”.
Indica corso di laurea, ateneo, votazione se è un punto di forza, data o data prevista di laurea, esami o tesi rilevanti. Per master, corsi extra e scambi Erasmus usa punti elenco sintetici.
Se non hai esperienze retribuite, inserisci tirocinio, alternanza, attività di volontariato, rappresentanza studentesca, tutorato. Descrivi le attività con verbi d’azione e un risultato misurabile quando possibile, ad esempio “Gestito database di 500 contatti per evento di orientamento, migliorando il tasso di partecipazione del 15%”.
Separale in hard e soft skills. Hard, strumenti, linguaggi, certificazioni, metodologie. Soft, comunicazione, problem solving, team working. Non fare liste infinite, seleziona quelle coerenti con l’annuncio.
Progetti di corso, casi studio, hackathon, business game e lavori di gruppo possono valere quanto uno stage. Spiega obiettivo, ruolo e impatto, “Prototipo app accessibilità, team di 4, validazione con 20 utenti, menzione speciale”.
Esempi, ICDL, EIPASS, Google Analytics, corsi su Excel avanzato, SQL, Python, Project Management. Inserisci ente, livello, anno di conseguimento.
Livello secondo il QCER, A2, B1, B2, C1, C2, e certificati, IELTS, DELE, ecc. Evita “madrelingua inglese” se non lo sei.
Mettili solo se danno un valore aggiunto o raccontano competenze trasversali, guida scout, musica d’insieme, sport agonistico, blog di settore.
Europass è uno standard noto in ambito pubblico, utile quando richiesto da bandi, concorsi o enti europei. Per candidature in aziende private, soprattutto nel digitale e nei servizi, di solito è preferibile un CV più snello, focalizzato su risultati e parole chiave del ruolo. Se hai dubbi, prepara entrambe le versioni e invia quella più adatta al contesto.
Metti in alto progetti e competenze tecniche, es. “Analisi dati con Python e Pandas, regressione lineare su dataset da 50k record”. Aggiungi hackathon, partecipazioni a community tech e certificazioni base.
Evidenzia Excel, funzioni avanzate, tabelle pivot, basi di SQL o Power BI. Progetti di controllo di gestione o marketing analytics mostrano capacità pratiche. Inserisci lavori part time se attinenti a customer care, cassa o amministrazione.
Punta su scrittura, ricerca, editing, gestione contenuti, social media. Inserisci portfolio con articoli o progetti editoriali, anche universitari. Volontariato in biblioteca, tutorato, blog personale sono esperienze spendibili.
Allega portfolio, anche con progetti accademici. Nel CV mantieni la grafica sobria per l’ATS e demanda gli elementi visivi al portfolio. Indica strumenti, Figma, Adobe, e risultati, “3 campagne social per associazione studentesca, +25% engagement”.
La lettera non ripete il CV, spiega il perché. In tre paragrafi, agganciati all’azienda, collega una tua esperienza a una competenza richiesta, chiudi con disponibilità a un colloquio. Evita formule generiche, personalizza su ruolo e settore, mantieni una pagina con tono professionale.
Quanto deve essere lungo il CV di uno studente?
Una pagina è ideale. Se hai progetti o pubblicazioni rilevanti puoi arrivare a due, ma solo se ogni riga aggiunge valore. I recruiter apprezzano sintesi e chiarezza, meglio un CV breve e focalizzato che due pagine di contenuti generici.
Devo inserire la foto nel CV?
In Italia è ancora comune, ma non obbligatoria. Se decidi di metterla, usa uno sfondo neutro e un’inquadratura professionale. In contesti internazionali molte aziende preferiscono CV senza foto per ridurre bias, verifica usi e consuetudini del paese.
Ho solo esperienze non retribuite, come le scrivo?
Valgono quanto uno stage se raccontano responsabilità e risultati. Inserisci volontariato, progetti universitari, tutorato, attività in associazioni con verbi d’azione, numeri e strumenti usati. Mostrare impatto è più importante del contratto.
È meglio Europass o un CV personalizzato?
Dipende dal contesto. Per bandi pubblici ed enti europei Europass è spesso richiesto. Per aziende private e ruoli junior nel digitale e nei servizi è preferibile un CV personalizzato orientato alle competenze e all’ATS. Tieni entrambe le versioni pronte.
Come adatto il CV a ogni candidatura senza perdere ore?
Prepara una versione master con tutte le esperienze e duplica per ogni annuncio. Mantieni fisso il layout, cambia profilo, ordine sezioni e 4 o 5 parole chiave. In questo modo personalizzi in 15 minuti senza riscrivere tutto.
Serve davvero la lettera di presentazione?
Non sempre è obbligatoria, ma fa la differenza quando spiega motivazione e fit con il ruolo. Se il form la prevede, caricala. Se non è richiesta, valuta di allegarla per ruoli competitivi, mantenendola breve e concreta.
Suggerimento finale, salva il tuo CV con un nome file professionale, crea una cartella con versioni per ruolo e mantieni un foglio con link agli annunci e date di invio. Con un buon modello, contenuti chiari e un pizzico di costanza, arriverai presto al colloquio.
Questo post è stato pubblicato il 20 Settembre 2025
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