
Negli ultimi anni, la professione del designer ha subito un’evoluzione radicale. Oggi non basta più saper disegnare un oggetto funzionale o bello: il mercato richiede figure in grado di interpretare i cambiamenti sociali, utilizzare tecnologie emergenti, lavorare in team multidisciplinari e proporre soluzioni orientate alla sostenibilità, all’usabilità e all’innovazione.
In questo scenario, la formazione accademica di base può rappresentare solo il primo passo. Per affrontare con consapevolezza e competitività il mondo del lavoro, molti professionisti scelgono di completare il proprio percorso con istituti di alta formazione come Domus Academy, optando per un Master in Product Design, un programma post-laurea avanzato, che combina formazione teorica, esperienza pratica e visione strategica.
Il master rappresenta, quindi, un acceleratore di carriera, pensato per chi desidera acquisire competenze aggiornate, entrare in contatto con aziende leader del settore e costruire un portfolio progettuale solido e orientato al futuro.
Fino a qualche anno fa, il product designer era una figura principalmente tecnica o creativa, incaricata di sviluppare oggetti e sistemi fisici. Oggi, il suo ruolo si è ampliato: questa figura professionale, quindi, non si occupa più soltanto di “come è fatto” un prodotto, ma anche di perché, per chi e in quale contesto deve essere progettato.
Il designer contemporaneo lavora su molteplici fronti:
Questa complessità richiede una preparazione che va ben oltre i corsi universitari triennali o magistrali. Il Master in Product Design risponde proprio a questa esigenza: formare figure progettuali capaci di affrontare la complessità del presente e anticipare le sfide del futuro.
Uno dei principali vantaggi di un master è la profonda specializzazione, ottenuta in tempi relativamente brevi (generalmente nell’arco di 12 mesi). I programmi più avanzati, soprattutto a livello internazionale, offrono:
Questi elementi rendono l’apprendimento più concreto e orientato al mondo del lavoro, rispetto alla formazione accademica standard. Inoltre, si sviluppano soft skills fondamentali come il lavoro in team, la comunicazione del progetto, la gestione del tempo e la leadership creativa.
I migliori master in product design oggi si svolgono in contesti internazionali, dove studenti, docenti e aziende provengono da paesi diversi e portano con sé approcci, culture e punti di vista differenti.
Questa diversità rappresenta una ricchezza formativa straordinaria, perché espone il progettista a:
Inoltre, la lingua di lavoro in molti master è l’inglese, il che rappresenta un’ulteriore occasione di crescita e preparazione per contesti aziendali internazionali.
Il mondo del product design è sempre più ibrido e contaminato da discipline affini: tecnologia, economia circolare, neuroscienze, marketing esperienziale.
Un buon master prepara i designer ad affrontare tutto questo, sviluppando competenze come:
Queste skill sono oggi fondamentali per inserirsi in aziende innovative, studi di design strategico o per avviare un proprio progetto imprenditoriale.
Un master in questo ambito non apre le porte solo al mondo del design di prodotto classico. Le opportunità sono molteplici e trasversali:
Sempre più spesso, le aziende cercano product designer capaci di immaginare e prototipare prodotti-servizio, cioè oggetti che non vivono da soli, ma si collocano all’interno di ecosistemi complessi che includono interazioni, esperienze, contenuti digitali e processi logistici.
Il Master in Product Design è pensato per un pubblico ampio ma motivato. Può essere la scelta giusta per:
È importante sottolineare che molti programmi master offrono attività di orientamento e placement, come workshop sul portfolio, incontri con le aziende, tirocini curricolari e supporto alla carriera post-diploma.
Frequentare un master rappresenta un investimento importante, ma spesso decisivo. Non solo per le competenze tecniche acquisite, ma per il network professionale che si crea, per il portfolio che si costruisce e per la sicurezza che si acquisisce nel presentarsi sul mercato.
Al termine del percorso, molti studenti trovano sbocco immediato in studi di design, agenzie creative, reparti R&D, start-up tecnologiche o aziende consolidate. Alcuni, infine, scelgono di avviare un’attività in proprio, forti della visione strategica e delle competenze imprenditoriali maturate.
Questo post è stato pubblicato il 30 Ottobre 2025
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