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Professione game designer: il lavoro del futuro

Il mondo digitale offre da anni opportunità di lavoro e la crescita nel settore presenta dati estremamente incoraggianti, con un 2,3% registrato nel 2017 e un trend positivo in particolare nell’Industria 4.0 e nelle componenti legate all’innovazione. Se poi guardiamo ai settori in cui si registrano i dati più promettenti vediamo in testa contenuti e pubblicità (+7,7), servizi ICT (+4%) e software e soluzioni (+5,9%). Fonte Assinform.

Scegliere un corso universitario capace di intercettare questo trend si rivela una scelta quantomai azzeccata per le future opportunità di lavoro, in un settore, quello digitale, estremamente dinamico e competitivo. Eppure spesso la scelta dell’università più adatta a noi coincide con le nostre passioni più intime che guarda caso potrebbero avere a che fare con il settore digitale.

La passione per i videogame accomuna più di una generazione e pensare di lavorare in questo mondo, potrebbe rivelarsi non solo la realizzazione di un sogno, ma una scelta molto più vantaggiosa per il nostro futuro di quanto potremmo immaginare.

Quello ludico è infatti un mercato che anche in Italia sta assistendo a una crescita esponenziale. L’avvento dei dispositivi mobili con relative applicazioni di gaming, le tradizionali console, i giochi live, le piattaforme di gaming che offrono ai propri utenti una grande varietà di giochi sono alla continua ricerca di personale specializzato. Professionisti nel settore di cui il game designer è una delle figure chiave. Tra le più richieste.

È infatti il game designer a occuparsi dell’intera fase di nascita, crescita, sviluppo e messa a punto di un gioco. A lui è affidata la regia ed è lui che lavora a stretto contatto con il reparto marketing e con i tecnici per controllare tutte le fasi di sviluppo di un videogame. A partire dagli anni Ottanta e poi con il boom dei Novanta abbiamo assistito a una vera e propria venerazione dei game designer più celebri come Hideo Kojima creatore di Metal Gear o Shigeru Miyamoto ideatore di Super Mario. Si tratta solo di alcuni tra i game designer più famosi e fino a qualche anno fa in Italia era molto difficile seguire un percorso formativo di questo tipo. Capace cioè di garantire le competenze trasversali di una figura così importante nel settore del gaming.

Il game designer è infatti colui che studia il cosiddetto fattore divertimento di un gioco, valutando in primis il pubblico di riferimento, la piattaforma su cui verrà distribuito e il genere del game. Per fare qualche esempio i videogame sviluppati da case di produzione come Gameloft con titoli come Asphalt Airbone che si concentra da anni su giochi per mobile avranno caratteristiche diverse in termini di divertimento e coinvolgimento rispetto ad altri giochi. Se pensiamo invece ai classici giochi di poker offerti da piattaforme come www.sportpesa.it/poker il game designer dovrà bilanciare bene le proposte innovative come il Knockout Tournament o il Velox poker con versioni più classiche del gioco stesso capaci di intercettare un pubblico più tradizionale.

Oppure un colosso come Nintendo che con la creazione di Pokemon Go ha dato vita a un progetto totalmente innovativo. E chi c’è dietro a un simile successo? Un game designer con una grande esperienza come John Hanke a cui va il merito di aver sviluppato gran parte dei codici su cui il videogame della Nintendo si basa.

Come regista della creazione di un gioco la figura del game designer e in particolare di quelli più esperti e preparati è sempre più importate nel mercato del gaming e dover passare ore e ore a giocare alla versione alpha di un videogame può rivelarsi un lavoro davvero duro.

Certo il team è fondamentale, soprattutto nella produzione di titoli come GTA o Metal Gear a cui collaborano centinaia di persone: dai level designer ai programmatori di engine e tool passando per gli story boarder e i sound designer. Ma il fulcro di tutto è rappresentato dal game designer e fortunatamente anche in Italia possiamo contare su corsi di laurea e master di altissimo livello per acquisire competenze forti che ci permetteranno di intraprendere la futura carriera di game designer.

A Milano troviamo la Statale con il corso in Game Design o Game Programming, mentre sempre a Milano il Politecnico propone corsi in  Videogame Design and Programming. L’Università di Verona propone il master in Computer game development e a Roma l’Accademia Italiana Videogiochi ha dato avvio a una serie di corsi in grafica e programmazione. A Pozzuoli lo IUDAV (Istituto Universitario Digitale Animazione & Videogiochi) è una delle eccellenze del settore per diventare un esperto game designer.

Le scuole ci sono, la passione non manca, non resta allora che iniziare a studiare per il lavoro del futuro.