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Cultura e società

Perché è importante fare un colloquio di lavoro avendo un CV scritto in più lingue

La parola d’ordine all’interno del mondo del lavoro odierno è una sola: interconnessione. C’è poco da girarci attorno: il mercato del lavoro è diventato sempre più globale dall’avvento di internet, complici anche la possibilità che questo splendido di comunicazioni hanno trasformato in realtà per una fascia sempre più grande di popolazione. Se una volta per venire assunti bastava la mera specializzazione professionale, ad oggi è richiesto un bagaglio più ampio di abilità e capacità, tra cui anche la capacità di saper comunicare all’interno dell’universo internazionale.

Di tutte le capacità la conoscenza di mulitple lingue è forse la competenza più importante per le aziende che operano su scala internazionale; nel mondo del lavoro, infatti, l’Italiano è considerato limitante e avere una gran competenza nella lingua inglese può aprire porte che in precedenza sarebbero rimaste chiuse. A tal proposito è inutile non citare l’importanza del presentare un curriculum vitae che sia multilingua, non solo a testimonianza delle proprie capacità linguistiche ma proprio perché, durante il processo di selezione, può rappresentare un vero e proprio vantaggio competitivo.

Come fare però a scrivere un curriculum vitae che sia in grado di attraversare tanto i confini nazionali quanto quelli delle culture, così da far valere le proprie capacità e le proprie abilità all’interno di un differente contesto? Ecco: l’articolo che state leggendo serve esattamente a raggiungere questo genere di obiettivo. Vediamo insieme come costruire un documento che attesti il proprio profilo professionale mettendo sul piatto la capacità di interagire utilizzando più lingue e avendo interazioni proficue con più culture.

Come si fa a creare un CV multilingua?

 Partiamo dall’aspetto “pratico” della creazione di un curriculum vitae: ci sono tecniche che si possono utilizzare per semplificare la creazione di un CV multilingua?

Risposta breve: certo che ce ne sono! Piattaforme come Jobseeker offrono un grande numero di template da cui partire poi alla costruzione del proprio curriculum vitae, con tanto di ottimizzazioni grafiche che permettono di creare un CV multilingua in relativamente pochi  passi, con anche una notevole varietà in termini di impaginazione e aspetto visivo.

I modelli vanno prima scaricati e poi compilati manualmente inserendo al loro interno tutte le informazioni del caso. I dubbi, chiaramente, arrivano proprio qui: secondo quale ragionamento uno inserisce una lingua invece di un’altra?

Che lingua scegliere per il proprio CV?

L’operazione che porta a scegliere che lingua includere all’interno del proprio CV dovrebbe basarsi sulla combinazione di due elementi: la posizione per la quale ci si sta candidando e la regione in cui l’azienda per la quale si vuole lavorare opera. 

In questo caso diventa essenziale avere una grande padronanza delle lingue rilevanti per il settore d’interesse; queste ultime molto spesso sono direttamente definite dagli HR all’interno degli annunci di lavoro ma anche in assenza di indicazioni specifiche avere un CV bilingue può essere d’aiuto.

È chiaro che è importante analizzare nello specifico il profilo a cui si aspira e ilprofilo che si ha per capire che tipologie di lingue utilizzare nel CV, senza dimenticare l’importanza dell’avere per le mani un CV che sia scritto correttamente e in maniera efficace.

Nel primo caso, anche se si è fluenti in una lingua specifica, è ampiamente consigliabile far verificare la versione tradotta del proprio CV da un professionista; in questa maniera è possibile assicurarsi non soltanto l’evitare una brutta figura, ma è anche possibile ricevere feedback relativi a quanto è culturalmente adeguato il documento che si vuole presentare, elemento imprescindibile specie se l’azienda, seppur internazionale, ha una forte identità nazionale diversa da quella Italiana. 

Perché uno dovrebbe scegliere di avere un CV multilingua?

Basta fare un giro sulle varie piattaforme di collocamento di università come Bologna o Milano per arrivare a una semplice conclusione: a oggi i lavori più interessanti sono di caratura internazionale e richiedono la conoscenza di una o più lingue. 

Avere un CV multilingue, se in generale attira l’attenzione dei recruiter delle varie aziende, in secondo luogo apre le porte per colloqui all’interno di contesti internazionali che, rispetto alla media italiana, risultano più pagati e più interessanti per una carriera di lunga durata.

Avere un CV multilingua è quindi il primo passo per dimostrare a tutti la propria capacità di operare in maniera corretta all’interno di un contesto dove la cultura Italiana non è più la cultura dominante.

Proprio in relazione a ciò è anche importante sapere come dimostrare di saper parlare bene con la lingua inserita nel CV, visto che è molto probabile che il colloquio stesso si terrà in una lingua che non è la nostra nativa. 

In questo caso, per prepararsi, il consiglio migliore che possiamo dare è quello di esercitarsi sia da soli che con una persona madrelingua: YouTube, in tal senso, è pieno di tutorial so come affrontare i colloqui in una lingua che non è la propria (oltre ad avere molte informazioni specifiche sui colloqui delle aziende più importanti) e l’ambiente universitario può essere perfetto per cercare un madrelingua con cui esercitarsi, senza nemmeno dover mettere sul piatto i moltplici servizi che sono dedicati ad-hoc a questo scopo.