Studiare medicina privatamente in Italia: tutta la verità su come diventare medico

Vuoi studiare Medicina privatamente in Italia? Ecco le università riconosciute e la verità sull’accesso senza test d’ingresso.

Studiare Medicina è il sogno di molti, ma il test di ingresso spaventa. Su internet abbondano promesse di “iscrizione diretta” o “corsi senza test”. Ma è davvero possibile diventare medico in Italia senza affrontare una selezione? La risposta è chiara: no, se vuoi un titolo valido.

Perché il titolo deve essere riconosciuto

La laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia (LM-41) è abilitante: al termine del percorso, con tirocinio e prova finale, permette l’iscrizione all’Ordine dei Medici.
Per essere valida in Italia, deve essere rilasciata da un’università riconosciuta dal Ministero dell’Università e della Ricerca. Senza questo requisito, il titolo non ha valore legale e non consente di esercitare la professione.

Università private dove studiare Medicina in Italia

Ecco l’elenco delle principali università private riconosciute che offrono Medicina e Chirurgia in Italia:

  • Università Vita-Salute San Raffaele (Milano)

  • Campus Bio-Medico di Roma

  • Università Cattolica del Sacro Cuore – sede di Roma

  • Humanitas University (Milano)

  • UniCamillus – Saint Camillus International University of Health Sciences (Roma)

  • LUM “Giuseppe Degennaro” (Bari)

  • Università degli Studi di Enna “Kore”

  • Link Campus University (Roma)

Nota importante: in tutte queste università è obbligatorio superare una prova di ammissione, che può essere un test interno, l’IMAT o una selezione in lingua inglese.

La riforma del “no test”

Dal 2025, nei corsi in lingua italiana delle università statali, il test tradizionale è stato sostituito da un primo semestre aperto con esami selettivi.
Tuttavia:

  • Non riguarda le università private.

  • Non si applica ai corsi in inglese.
    Quindi, per le università private l’accesso resta selettivo.

Attenzione alle false promesse

Alcuni siti o agenzie pubblicizzano “iscrizioni garantite” o “corsi senza test in Italia”: spesso si tratta di proposte non conformi, con titoli esteri di dubbia validità o corsi non accreditati.
Prima di iscriverti, verifica sempre:

    • Che l’università sia nell’elenco MUR delle non statali riconosciute.

    • Che il corso sia in classe LM-41.

Cosa si rischia a frequentare un’università non riconosciuta

Scegliere un ateneo non accreditato o non presente nell’elenco ufficiale del MUR può avere conseguenze molto gravi:

      • Titolo privo di valore legale in Italia, quindi inutilizzabile per esercitare la professione medica.

      • Impossibilità di iscriversi all’Ordine dei Medici.

      • Perdita di anni di studio e delle relative spese universitarie.

      • Difficoltà o impossibilità di trasferirsi in un’università riconosciuta successivamente.

      • Problemi nel far riconoscere il titolo anche all’estero, poiché i sistemi di accreditamento internazionali verificano la validità dell’ente di provenienza.

In sintesi: un titolo non riconosciuto equivale a non avere alcuna abilitazione. Prima di iscriversi, è fondamentale verificare l’accreditamento dell’università per non compromettere il proprio futuro professionale.

Come riconoscere un’università straniera non valida in Italia

Negli ultimi anni, diverse agenzie hanno proposto corsi di Medicina in università straniere – ad esempio in Romania, Turchia, Albania, Serbia o altri Paesi dell’Est Europa – promettendo il riconoscimento automatico del titolo in Italia.
Per capire se un’università straniera è davvero riconosciuta, è fondamentale:

  1. Verificare che l’ateneo sia ufficialmente accreditato nel Paese d’origine tramite il Ministero dell’Istruzione locale.

  2. Controllare che il corso di laurea corrisponda alla classe LM-41 italiana e includa tirocinio clinico.

  3. Consultare il portale CIMEA (Centro di Informazione sulla Mobilità e le Equivalenze Accademiche) per conoscere eventuali limitazioni di riconoscimento in Italia.

  4. Diffidare da università “private” estere non convenzionate con ospedali universitari: spesso i tirocini sono sostituiti da attività simulate, non valide per l’abilitazione.

  5. Evitare iscrizioni tramite intermediari non trasparenti che non forniscono documenti ufficiali dell’ateneo.

Ricorda: anche se il Paese è nell’Unione Europea, non è garantito automaticamente il riconoscimento in Italia se il corso non rispetta gli standard minimi previsti dalla direttiva europea sulle professioni sanitarie.

Questo post è stato pubblicato il 13 Agosto 2025

Redazione

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