In un mondo del lavoro più competitivo, la domanda più frequenti che risuonano nei corridoi delle scuole o delle università è sempre la stessa: “qual è il percorso universitario che mi garantirà migliori opportunità economiche?”. La risposta non è semplice e certamente non si può rispondere con certezza. Ma a far chiarezza e a fornire qualche dato l’Osservatorio JobPricing, che analizza retribuzioni e prospettive professionali dei laureati italiani.
Ciò che è certo è che un titolo di laurea può essere per molti un trampolino di lancio per accedere a posizioni ben retribuite e con prospettive di crescita!
Laurea si o laurea no?
Come rilevato dall’University Report 2024 realizzato da Job Pricing, se si analizza la fascia d’età tra i 25 e 34 anni c’è una differenza di appena il 9% tra la retribuzione media di un laureato e di un non laureato, salendo nella fascia d’età 45-54 si arriva a un distacco del 55%.
Secondo i dati raccolti dal laurea il tasso di occupazione a 5 anni dalla laurea magistrale è del 90% a conferma che ad oggi le lauree rappresenta un investimento efficace per il futuro. Si evince come chi è in possesso di un titolo universitario coetanei in media circa il 30% in più rispetto a chi possiede solo il diploma di scuola superiore.
Le lauree più pagate nel mondo del lavoro
Dai dati raccolti grazie all’ultimo report di JobPricing, i laureati in discipline STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) continuano a essere tra i più pagati in Italia. Al contrario, le lauree in ambito umanistico, pedagogico o artistico tendono ad avere retribuzioni iniziali più basse, spesso sotto i 30.000 euro annui.
Secondo la classifica stilata in prima posizione si trovano le lauree in Ingegneria informatica, elettronica e delle telecomunicazioni, Ingegneria meccanica, navale, aeronautica e aerospaziale, Scienze matematiche e informatiche, Ingegneria chimica e dei materiali e Ingegneria nucleare. Le citate lauree prevedono una guadagno annuale superiore ai 35 mila euro.
Le università italiane che fanno guadagnare di più
Secondo i dati raccolti chi ha studiato in un’università privata ha un ritorno economico superiore di circa il 5% rispetto a chi ha frequentato un ateneo statale. Ancora ad oggi persistono delle differenze territoriali tra Nord e Sud. Conseguire una laurea università del Nord Italia garantisce ai giovani studenti opportunità di guadagni superiori a 4% rispetto a chi si laurea in autoreggenti del Centro o del Sud Italia.
Tra gli atenei a livello di retribuzione media annuale per la fascia d’età 25 34 anni al primo posto vi è l’Università Commerciale Luigi Bocconi, seguita dal Politecnico di Milano e in terza posizione l’Università degli Studi dell’Insubria. Infine, in ultima posizione, al 40esima, LUMSA Libera università Maria SS Assunta.