Sarà effettuato presso l’Università di Torino il primo corso in Italia di Linguistica Medica e Clinica.

Il versante clinico è invece dedicato ai casi di ‘disfunzionamento’ linguistico, soprattutto di ambito psicopatologico, attraverso la descrizione e l’analisi delle forme che la lingua può assumere in pazienti psicotici, autistici e con la sindrome di Alzheimer, e in altre patologie fuori dall’ambito psichiatrico e neuropsichiatrico.
Il corso, tenuto da Raffaella Scarpa, docente di linguistica italiana all’Università di Torino, offre inoltre la possibilità di svolgere tirocini pre-laurea della durata di 150 ore presso alcune strutture sanitarie e prosegue fino al 7 giugno. “I tirocinanti svolgono attività di osservazione e supporto, imparando le tecniche di discorso e proponendo nuove modalità di interazione alla luce dei loro studi. – spiega Raffaella Scarpa. – Lavorano in stretta collaborazione con gli operatori e direttamente con i pazienti allo scopo di raccogliere testi e testimonianze da sottoporre ad analisi, proponendo nuovi metodi di raccolta-dati.”
Il progetto cerca di definire una figura nuova di professionista della parola che possa offrire al contesto sanitario competenze e strumenti innovativi a partire dalla linguistica medica e clinica.














