
La cerimonia di premiazione, che si è svolta all’Aquila nei giorni scorsi, ha visto Giada Bertoldo risultare prima classificata su 40 partecipanti, provenienti da 13 diversi atenei italiani. La sua tesi dal titolo “Paesaggi in produzione. Il caso di Lanzarote” è stata apprezzata dalla commissione internazionale del Premio, nella quale era presente anche il noto architetto tedesco Hans Kollhoff.
La ricerca di Giada Bertoldo si è concentrata su un progetto di paesaggio come possibile risposta a un modello di turismo attento allo sviluppo sostenibile del territorio e alla tutela del suo patrimonio paesaggistico e culturale. Il caso specifico analizzato è stato quello dell’isola di Lanzarote, nell’arcipelago delle Canarie: un ambiente ricco di bellezze naturali e culturali, ma povero di risorse idriche. «Il lavoro che ho svolto – spiega Giada Bertoldo – fa leva su un approccio multidisciplinare. Attraverso analisi territoriali e indagini sul campo, ho cercato di acquisire una conoscenza profonda del luogo, che mi ha permesso di immaginare un’architettura, da un lato per “saper vedere” il paesaggio nei suoi elementi e contrasti, e dall’altro un sistema per generare acqua in un contesto arido, attraverso principi di idrogenesi».
L’obiettivo principale che il “Premio Luigi Zordan” si prefigge è favorire l’inserimento dei neolaureati in un circuito professionale internazionale di alto profilo. Ed è per questo che alla vincitrice Giada Bertoldo verrà data la possibilità di seguire uno stage di sei mesi presso una delle sedi dello studio Kollhoff Architekten (Berlino, Zurigo, L’Aia, Firenze).














