Gli studenti di Filosofia preparano la rivolta contro il numero chiuso per le facoltà umanistiche in vista delle novità introdotte per Lingue.

Tra la rabbia e l’indignazione parla lo studente Davide Quadrellaro: “Hanno fatto una cosa gravissima, cioè convocare gli organi di facoltà e i senatori senza convocare gli studenti che partecipano a questi organi. Il presidio sarà dunque sul numero chiuso, ma anche su carenza di democrazia, riforma di laurea ed appelli“.
Ad esprimere il proprio disappunto è anche un altro studente Tommaso Galeotto: “L’introduzione del numero chiuso nei corsi di Studi Umanistici è solo l’ultima delle proposte che vogliono cambiare la faccia della nostra facoltà. Noi crediamo che lo sforzo di chi vive l’università, e innanzitutto dei professori, debba essere la crescita culturale e umana degli studenti, e non un’organizzazione fondata su un modello di vuota efficienza“.














