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Scandalo tangenti per entrare all’università: indagati attori famosi e imprenditori

Frode e corruzione negli atenei USA: 50 indagati tra cui attori, imprenditori, collaboratori. Il giro d'affari ammonterebbe a 25 milioni di dollari.

Essere ammessi nelle migliori università degli Stati Uniti può risultare molto complicato. Per questo alcuni genitori – nella maggior parte dei casi imprenditori e attori – preoccupati per il futuro prestigioso dei propri figli, hanno preferito assicurarsi il loro ingresso pagando un’ingente somma di denaro. Pagando una cifra, avrebbero potuto modificare i risultati dei test d’ammissione: in queste ore sono ben cinquanta le persone accusate di aver pagato tangenti.

Martedì 12 marzo, William Rick Singer – ritenuto a capo di questo sistema – l’uomo che gestisce la The Edge College & Career Network, società di consulenza per preparare i test di ammissione ai college, si è dichiarato colpevole di tutte le accuse in un tribunale di Boston, decidendo deliberatamente di collaborare con le indagini.

Le cinquanta persone coinvolte sono: 33 genitori, 9 allenatori, vari amministratori degli atenei e collaboratori. Un giro d’affari che ammonta a 25 milioni di dollari. Le favorite dagli studenti in questione sono scuole atletiche – indipendentemente dalle effettive capacità degli studenti – la cui richiesta d’ammissione veniva poi giustificata da storie false. Le università corrotte sono: Georgetown, Stanford, Yale, University of Southern California, Wake Forest University, University of San Diego e continuano le indagini su altri atenei.

Tra i genitori coinvolti ci sono anche le attrici Lori Loughlin (conosciuta per la sitcom Le amiche di mamma) e Felicity Huffman (una delle protagoniste della serie Desperate Housewives).  Nello specifico: la Loughlin accusata di aver pagato 500mila dollari, mentre la Huffman è accusata di aver versato 15mila dollari – camuffati da contributo benefico.

Nella maggior parte dei casi sia le università che gli studenti erano all’oscuro del complesso sistema di frode e corruzione. Non appena giunta la notizia alcuni atenei hanno immediatamente risposto di aver licenziato o sospeso le persone coinvolte nell’indagine: allenatori, direttori sportivi, responsabili dei test.