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“I Fiori del male” di Baudelaire: scoperta una quartina inedita

A distanza di 162 anni dalla prima pubblicazione, è stata trovata una quartina inedita in una poesia de I Fiori del male di Baudelaire.

Una scoperta che apre ad ulteriori analisi delle poesie di Charles Baudelaire. A distanza di 162 anni dalla pubblicazione della prima edizione della raccolta di poesie I Fiori del male (Les Fleurs du mal), è stata trovata una copia del volume del poeta francese con una quartina inedita aggiunta a matita.

L’aggiunta è stata trovata in una delle sei poesie dei Fiori del male che costarono a Baudelaire l’accusa di pubblico oltraggio alla morale nel 1857. Oggi, il volume con questa quartina in più verrà battuto all’asta – in Francia – per un valore compreso tra i 60 e gli 80 mila euro.

La quartina aggiunta ne “I gioielli“: la poesia oltraggiosa dei Fiori del male

La poesia in questione è I gioielli (Les bijoux). Alla pubblicazione dei Fiori del male, il poeta maledetto ha voluto mandare una copia all’amico Gaston de Saint-Valry, con una dedica nella pagina iniziale. Tuttavia, questa copia nascondeva anche questo piccolo ma interessante segreto: una quartina aggiunta a matita da Baudelaire stesso alla fine della poesia I gioielli. In realtà, questi versi aggiunti erano già conosciuti dall’importante studioso del poeta francese, Yves-Gérard Le Dantec, che nel 1920 provò a convincere il proprietario del libro a renderli pubblici; ma senza successo.

La lirica che gli valse l’accusa di oltraggio – creando anche molto sgomento – fu poi eliminata dalla prima edizione della raccolta di poesie. Infatti, questi versi ritraevano una donna nuda, spogliata di tutto, tranne che dei gioielli, il quale rumore ricreava anche una sorta di erotismo sonoro. Un’immagine che la società benpensante dell’Ottocento non poteva certo tollerare.

Nella nuova quartina della poesia contenuta nei Fiori del male recita (traduzione approssimativa): E alla fine ho compreso questa Verità: / Che il più grande tesoro riservato da Dio al Genio / È conoscere a fondo la Bellezza terrestre / Per far emergere da essa il Ritmo e l’Armonia“.