Notizie universitarie » Lazio » Coronavirus, studenti cinesi presi a sassate: sindaco smentisce
Lazio

Coronavirus, studenti cinesi presi a sassate: sindaco smentisce

Coronavirus – Il fatto emerge nella conferenza stampa della direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone. La notizia è stata smentita dal sindaco.

La follia del contagio del Coronavirus continua ed emergono casi in tutta Italia. Recentemente, infatti, è stata data la notizia di una sassaiola su studenti cinesi dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone. L’episodio è emerso durante la conferenza stampa della direttrice dell’Istituto Loredana Rea e del presidente della Consulta degli studenti Luca Spatola.

A monte del fatto, ci sarebbe stato il caso di contagio del Coronavirus di una studentessa cinese (risultata negativa ai test), che aveva portato anche alla chiusura temporanea dell’Accademia. Tuttavia, sull’episodio è intervenuto anche il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, il quale ha smentito tutto.

Il sindaco di Frosinone: “Notizia falsa, frutto della bassezza di alcuni insegnanti”

Nella nota diramata dal Comune di Frosinone non si usano mezzi termini. Il sindaco Ottaviani afferma da subito che la notizia della sassaiola sugli studenti cinesi è assolutamente falsa. Niente censure per l’atteggiamento dei docenti, per il sindaco di Frosinone la notizia “risulta il frutto della bassezza di livello a cui alcuni insegnanti, fortunatamente una esigua minoranza, giungono oggi, nella ricerca di pubblicità gratuita, anziché dedicarsi alla didattica e agli insegnamenti etici“.

Ottaviani, in netto contrasto anche con le dichiarazioni di figure politiche sull’accaduto dell’Accademia di Frosinone, nella nota mette in chiaro l’atteggiamento da mantenere nei confronti degli studenti e della comunità: “Speriamo almeno che i tristi interpreti di questa pagliacciata, a tutti i livelli, sappiano chiedere scusa nei prossimi giorni agli studenti dell’Accademia, italiani, asiatici e, soprattutto, cinesi, oltre che alla gente che vive nella nostra città, di cultura internazionale, per aver cavalcato una menzogna in cambio di polvere di vanagloria“.