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Attraversa i binari del treno con le cuffiette: muore studente di Medicina

Il tremendo incidente ha avuto luogo ieri mattina: lo studente, originario di Brescia, sarebbe morto sul colpo all'impatto col treno.

Una tragedia si è consumata ieri mattina sui binari tra le stazioni San Rossore e San Giuliano Terme, in provincia di Pisa. Il giovane Andrea Nobilini, ventenne bresciano iscritto alla facoltà di Medicina e Chirurgia di Pisa, infatti, sarebbe stato investito da un treno in corsa, morendo sul colpo al momento dell’impatto. A causare la fatale distrazione, unita probabilmente alla stanchezza, sono stati gli auricolari del ragazzo: non gli avrebbero permesso di sentire il treno in corsa.

L’incidente sarebbe avvenuto all’alba. Il ragazzo si sarebbe trattenuto fino a tarda notte con dei colleghi ad una festa. Di ritorno, secondo le prime ricostruzioni, Nobilini avrebbe scavalcato la sbarra del passaggio a livello in via Pagni, chiuse per l’arrivo di un treno. La musica, tenuta per farsi compagnia durante il ritorno a quell’ora tarda, non gli avrebbe permesso di sentire il mezzo in corsa.

L’impatto, poi, sarebbe stato talmente violento e a velocità da non accorgersi immediatamente della tragedia. Infatti, il macchinista del treno in corsa non avrebbe visto nulla, proseguendo il suo percorso normalmente. Il ragazzo è stato sbalzato ad oltre 50 metri dal luogo dell’impatto; il cadavere è stato rilevato verso le ore 9:40 da un altro macchinista, di passaggio su quei binari. A segnalazione avvenuta, il transito dei treni Pisa-Lucca è stato interrotto, per poi riprendere verso le 12:45.

Sull’incidente ora indaga, oltre la Polizia Scientifica, la Polfer (Polizia Ferroviaria) di Pisa. Intanto, il ragazzo viene pianto dagli amici: parlano di lui come un ragazzo diligente, studioso, amante delle feste ma non della trasgressione. Aveva lasciato detto della festa a cui andava, di non aspettarlo svegli. Intervistata dalla Nazione, un’amica racconta di come amasse “il sax. Se fosse rimasto qui avrebbe fatto parte della banda comunale. Era un ragazzo molto studioso, per lui frequentare Medicina era la scelta migliore e credeva che Pisa avesse una buona facoltà”.