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Università, come funzionano gli esami in Erasmus?

L'Erasmus è sicuramente tanto divertimento ma sono anche molte le responsabilità che ogni studente deve affrontare, prima tra tutti quella che riguarda gli esami. Vediamo quindi quali sono i vari step per la scelta, la frequenza e la convalida degli esami sostenuti presso l'università straniera.

Once Erasmus, always Erasmus: fare un’esperienza di studio o di tirocinio all’estero, si sa, è un’occasione imperdibile nel corso della propria carriera universitaria. Sicuramente, si tratta di un sogno ad occhi aperti per molti studenti che desiderano vivere in un Paese diverso dal proprio.

Al di là degli entusiasmi e dell’euforia legata alla partenza, però, ci sono moltissime rogne burocratiche che ogni studente deve necessariamente affrontare prima, durante e dopo il soggiorno all’estero. Una delle difficoltà più grandi è sicuramente l’organizzazione e gestione degli esami.

Dopo essere stati accettati dall’approvazione da parte dell’università straniera scelta, lo studente deve cominciare, infatti, a spulciare il sito dell’università per trovare tutte le informazioni relative ai corsi erogati e a quelli compatibili con il proprio corso di studio: in particolare, è importante controllare la durata del corso (semestrale o annuale), i CFU, il semestre in cui partirà il corso, il livello linguistico richiesto, il programma e le modalità d’esame.

Una volta arrivati presso l’università straniera, è possibile che – in base ai corsi e al coordinatore estero – il Learning Agreement subisca variazioni. In tal caso, è possibile inviare – entro un certo limite di tempo – una nuova versione del Learning presso la propria università che andrà nuovamente approvato.