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Perché e dove studiare moda in Italia

L’ultimo anno di scuola superiore è senza dubbio quello che mette gli studenti di fronte a una delle sfide più importanti, l’esame di maturità. Non solo, però. È anche il momento per una scelta che si rivelerà cruciale per il futuro professionale: entrare subito nel mondo del lavoro o proseguire gli studi? Parlando di futuro, sono molti gli studenti che sognano un lavoro nel modo del fashion, un settore che richiede talento, passione e tanto studio.

Gli Open Day sono la migliore occasione per orientarsi tra le numerose proposte: tanti sono gli istituti di moda italiani che tra aprile e settembre aprono le porte ai futuri studenti per promuovere i propri corsi, anche tramite incontri con docenti ed ex alunni. Il primo passo per avviarsi a una carriera di successo nella moda, un settore che in Italia vanta un capitale umano di oltre 600 mila addetti ai lavori, sta nello scegliere la giusta scuola.

Un aiuto arriva dalla classifica delle migliori 100 scuole di moda in Italia e nel mondo, stilata ogni anno dal prestigioso sito The Business of Fashion. Reputazione, qualità e prospettive occupazionali sono i parametri che incidono sul posizionamento. Stando alla graduatoria, i migliori istituti per studiare moda in Italia sono il Polimoda di Firenze (nona posizione), l’Istituto Marangoni di Milano (30°) e l’Accademia di Costume e Moda di Roma (34°).

Ma quali sono le prospettive professionali per chi desidera intraprendere un percorso di studi nel campo del fashion? I numeri, innanzitutto, dicono che il settore della moda gode di ottima salute: ha chiuso il 2017 con un aumento di ricavi del 2,5% rispetto all’anno precedente. E c’è di più: tra il 2011 e il 2015 il numero dei dipendenti delle maggiori maison di moda è aumentato del 30,7%, mentre quello dei più grandi gruppi manifatturieri del 12,8%.

Si avrà la possibilità di lavorare nel marketing e nelle vendite presso i negozi specializzati. I digital shopping mall come Lyst, Nasty Gal, Topshop richiedono figure quali quelle di visual merchandiser e di product designer, di manager e specialist in grado di comunicare al meglio il brand. Studiare moda permette inoltre di mantenere viva la propria passione, trovando impiego nei diversi campi del settore, dall’editoria al retail. Conseguire un titolo di studio nel settore può condurre a una carriera da editor in una redazione di moda, da direttore creativo o da stilista.

Un futuro professionista della moda appassionato di sfilate e passerelle potrebbe inoltre avere la possibilità di lavorare nientemeno che alla Milano Fashion Week. L’evento organizzato dalla Camera Nazionale della Moda Italiana è uno dei più prestigiosi e attesi da tutto il fashion system internazionale. La prossima edizione, che avrà luogo tra il 18 e il 24 settembre 2018, porterà in scena 64 sfilate, 92 presentazioni e 18 eventi, per un totale di 174 show su cui sarà focalizzata l’attenzione di pubblico e addetti ai lavori. Diverse le figure professionali ricercate (stilisti, dresser, set designer) per lavorare in una vetrina d’eccellenza della moda italiana.

Comunicazione, vendite, organizzazione eventi. Sono soltanto alcuni dei settori del fashion che richiedono una formazione universitaria specifica. Le scuole di moda hanno il ruolo davvero importante di traghettare i giovani studenti verso il mercato del lavoro. Scegliere bene è fondamentale, per poter, un giorno, dedicarsi a una professione gratificante e che permetta di dare libero sfogo alla propria creatività.