In seguito all’avviso di ieri, sulla chiusura delle scuole di ogni ordine e grado fino al 15 marzo, si sono presentati una serie di problemi manifestati dai genitori lavoratori che non sanno come gestire i figli minorenni relegati a casa per una settimana. L’emergenza Coronavirus, del resto, non poteva prevedere misure cautelari diverse: le scuole, in cui i ragazzi stanno a stretto contatto per almeno cinque ore al giorno, possono diventare luoghi in cui contrarre facilmente il virus.
Ad ogni modo, per venire incontro alle esigenze dei genitori, il Governo nazionale ha pensato di organizzare dei servizi di tutoraggio per i bambini e ragazzi, in maniera tale da vigilare su di loro quando i genitori sono al lavoro.
“È in fase di definizione – ha affermato il vice ministro dell’Economia Laura Castelli – una norma che prevede la possibilità per uno dei genitori, in caso di chiusura delle scuole, di assentarsi dal lavoro per accudire i figli minorenni. Ne ho già parlato con il ministro Gualtieri e gli altri ministri competenti: faremo tutto quello che è necessario per venire incontro ai bisogni dei cittadini e delle famiglie e per ridurre al massimo i disagi”.
Il tutto rappresenta ancora un’ipotesi, considerando che l’annuncio della chiusura degli istituti di istruzione pubblica, già attuato in molti paesi europei e non, è stato annunciato in Italia solo ieri.
“Siamo consapevoli dell’impatto che una misura come la chiusura delle scuole -ha aggiunto il ministro Castelli – potrà avere sui nuclei familiari e sul Paese, per questo ci stiamo muovendo con la massima celerità e determinazione a tutela dei lavoratori pubblici e privati”.
A tal proposito si è espresso oggi il Ministro per la famiglia Elena Bonetti alla trasmissione televisiva “Circo Massimo”. “Sto pensando a possibilità di sostegno per i costi delle baby sitter, con i voucher, si tratta di proposte per le quali ci sono in corso valutazioni economiche – ha dichiarato il Ministro Bonetti -. Anche i nonni che sono così preziosi nel welfare della nostra società e oggi vanno tutelati, quindi dare anche la possibilità di evitare troppo contagio tra i bambini e i nonni, con congedi straordinari per i genitori. Sono misure che si dovranno attivare fin da ora”.